Email dei Past President: contestazione in merito ai contenuti della newsletter societaria e riflessioni sull'autonomia strategica di IVAS
Gentile Dottor Faraone,
con la presente desideriamo esprimere formale contestazione rispetto ai contenuti della recente newsletter societaria dell'IVAS - Italian Vascular Access Society, nonché sollevare alcune riflessioni critiche sulla direzione strategica che la nostra società scientifica ha intrapreso nel biennio 2023-2025.
Questioni di legittimità nell'utilizzo della newsletter
Riteniamo necessario evidenziare innanzitutto un elemento di natura sostanziale che appare contraddittorio. Lei ha ricoperto ruoli di responsabilità all'interno della compagine direttoriale dell'associazione in modo continuativo: Vicepresidente dal 2015 al 2018, Consigliere dal 2018 al 2021, Delegato Regionale dal 2021 al 2023, e Presidente dal 2023 al 2025. Contestare oggi scelte e orientamenti societari adottati in periodi durante i quali Lei stesso faceva parte integrante degli organi direttivi che assumevano tali decisioni appare quanto meno incoerente e privo di quella continuità di visione che ci si attenderebbe da chi ha partecipato attivamente alla governance dell'associazione per quasi un decennio.
Un secondo aspetto, ancora più rilevante, riguarda l'utilizzo della newsletter societaria per finalità che appaiono estranee allo scopo istituzionale di tale strumento. La newsletter è concepita per informare i soci sulle attività scientifiche e organizzative dell'associazione, non per veicolare indicazioni di voto o comunicare candidature preferite dalla Presidenza in carica. La Sua esplicita richiesta di "apporre tutte e sette le preferenze, indicando in modo univoco quella che spero sia la prossima squadra alla direzione dell'IVAS" costituisce un utilizzo palesemente inappropriato di tale canale e solleva questioni di legittimità rispetto alla natura stessa dell'associazione.
Richiamiamo la Sua attenzione sull'Articolo 4 dello Statuto vigente, che stabilisce espressamente che "L'Associazione è apolitica ed apartitica e non ha scopo di lucro". L'interferenza nelle dinamiche elettorali attraverso canali istituzionali dell'associazione contrasta con questo principio fondamentale. Inoltre, l'Articolo 14 dello Statuto attribuisce all'Assemblea, composta da tutti gli associati, il potere di deliberare sulle materie di competenza, ivi compresa l'elezione del Consiglio Direttivo. Ogni forma di condizionamento preventivo attraverso comunicazioni ufficiali dell'associazione compromette la libera e democratica espressione della volontà assembleare.
Si richiama altresì quanto previsto dall'Articolo 13 dello Statuto in merito agli organi dell'Associazione, tra i quali l'Assemblea rappresenta l'organo sovrano. L'utilizzo di strumenti di comunicazione istituzionale per orientare le scelte elettorali dei soci costituisce un'ingerenza che limita l'autonomia decisionale che lo Statuto riconosce all'Assemblea stessa.
Riflessioni sull'autonomia scientifica e strategica di IVAS
Oltre alle questioni di legittimità formale, desideriamo condividere alcune riflessioni che emergono dall'analisi delle attività societarie nel biennio novembre 2023 - novembre 2025, riflessioni che riguardano il ruolo e l'identità stessa di IVAS nel panorama scientifico nazionale.
L'esame sistematico delle attività svolte nel periodo in questione rivela un fenomeno progressivo e preoccupante: la nostra società scientifica sta gradualmente perdendo la propria autonomia strategica e operativa, trasformandosi in un'entità sempre più dipendente dal gruppo di studio GAVeCeLT. Quella che viene comunemente definita una "partnership" sta assumendo i caratteri di una relazione asimmetrica in cui IVAS fornisce principalmente la cornice istituzionale, mentre GAVeCeLT determina di fatto i contenuti, le priorità e le modalità operative.
I dati parlano con chiarezza. Nel periodo analizzato, GAVeCeLT mantiene una presenza costante nel panorama formativo nazionale, con congressi annuali e iniziative continue, mentre IVAS presenta un vuoto documentato di attività patrocinate che si estende per oltre un anno tra il proprio congresso nazionale del novembre 2023 e dicembre 2024. Questa assenza non è un dettaglio organizzativo minore, ma il sintomo di una fragilità strutturale che contrasta nettamente con il ruolo che una società scientifica nazionale dovrebbe rivestire.
La questione diventa ancora più evidente quando si esaminano le nostre iniziative formative più significative. I workshop sugli Standard INS 2024, che rappresentano un'attività fondamentale di mediazione tra linee guida internazionali e pratica italiana, vengono realizzati in collaborazione con GAVeCeLT con l'esplicita motivazione di conferire loro "ulteriore autorevolezza". Questa formulazione solleva una domanda fondamentale: se IVAS necessita della legittimazione di un gruppo di studio per rendere autorevoli le proprie iniziative formative, quale autorità scientifica autonoma possediamo ancora come società nazionale?
Il confronto tra il nostro IV Congresso Nazionale del 2023 e gli sviluppi successivi è illuminante. Nel 2023 presentavamo ancora un'agenda distintiva e autonoma su temi come la sicurezza del paziente, la gestione delle complicanze e le implicazioni medico-legali. Tuttavia, già nel programma del V Congresso del 2025 emerge che i progetti educativi congiunti tra IVAS, GAVeCeLT e WoCoVA sono ormai la norma operativa. Non definiamo più autonomamente la nostra agenda formativa, ma operiamo all'interno di framework definiti congiuntamente, con un ruolo che appare sempre più marginale.
Sul piano della presenza quantitativa, i numeri sono inequivocabili. GAVeCeLT organizza congressi nazionali annuali mentre IVAS riesce a farlo solo ogni due anni. GAVeCeLT co-organizza o è presente in modo determinante in almeno tre eventi significativi del biennio. Le attività formative autonome di IVAS si riducono a pochi corsi, mentre le iniziative congiunte con GAVeCeLT diventano la modalità prevalente. In sintesi, un gruppo di studio ha oggi una presenza nel panorama formativo del nostro settore pari o superiore a quella della società scientifica nazionale che dovrebbe rappresentarlo.
Le conseguenze di questa situazione sono molteplici e tutte problematiche. Si genera confusione sui ruoli istituzionali quando non è più chiaro quale sia la differenza operativa tra una società scientifica nazionale e un gruppo di studio tematico. Si crea il rischio di un monopolio culturale quando un singolo gruppo determina de facto gli standard formativi e l'agenda scientifica dell'intero settore. Si indebolisce la rappresentanza nazionale quando la società che dovrebbe esprimere la pluralità delle competenze diventa invece il contenitore formale delle visioni di un solo gruppo.
Il rischio concreto che stiamo correndo è quello di trasformare IVAS in una "scatola istituzionale" vuota di contenuti autonomi, che fornisce legittimazione burocratica ma non più sostanza scientifica indipendente. Questo non solo svilisce il valore della nostra società, ma impoverisce l'intero settore degli accessi vascolari in Italia, riducendo il pluralismo culturale e la diversità delle prospettive scientifiche.
Conclusioni
Di fronte a questa situazione, riteniamo necessario un momento di riflessione collettiva. Dobbiamo chiederci se vogliamo riconquistare una reale autonomia scientifica e organizzativa, sviluppando competenze e capacità di iniziativa che ci permettano di operare come vera società scientifica nazionale, oppure se accettiamo di ridefinire il nostro ruolo in termini più modesti, riconoscendo apertamente la nostra funzione rispetto ad altri attori del settore.
La mancanza di una presa di posizione chiara su questi temi non farà che accelerare i processi già in atto. Confidiamo che vorrà prendere atto di queste osservazioni e che in futuro la newsletter societaria sarà utilizzata esclusivamente per le finalità informative e scientifiche per le quali è stata concepita, nel pieno rispetto dei principi statutari e della democrazia associativa. Auspichiamo inoltre che questi temi possano diventare oggetto di discussione approfondita negli organi direttivi della società, poiché il futuro di IVAS dipende dalle scelte consapevoli che faremo oggi.
Restiamo a disposizione per ogni chiarimento e confronto.
Distinti saluti.
Baudolino Mussa
Giacomo Morano